Giallo di Villa Pamphili, l’esame del Dna conferma: i cadaveri sono mamma e figlia. L’identità della donna resta ancora un mistero, la polizia di Stato diffonde le foto dei suoi tatuaggi via social
Erano madre e figlia i due corpi ritrovati, a distanza di poche centinaia di metri, nel parco di Villa Pamphili, a Roma, sabato scorso. La conferma è arrivata dall’esito dell’esame del Dna che ha certificato la parentela tra le due vittime. Cambia la stima della loro età: non più 40 anni per la mamma, l’età presunta è ora fissata tra i 20 e i 30 anni, mentre la bimba aveva già un anno circa e non 5 mesi, come ipotizzato fino a ieri. Anche la data del decesso viene anticipata per la donna ad almeno 4 giorni dal suo ritrovamento, la bimba invece è stata soffocata probabilmente venerdì.
ANCORA NON PERVENUTO L’UOMO VISTO INSIEME A LORO
Madre e figlia restano però due ‘ignote’: gli investigatori non sono riusciti a risalire all’identità della donna, che viveva da qualche settimana come una homeless nei dintorni del parco, bivaccando nell’area in cui è stata ritrovata morta, con la piccola e spesso vista in compagnia di un uomo di cui si sono perse le tracce. I risultati dell’autopsia hanno rivelato che la piccola è morta per soffocamento, mentre non sono ancora chiare le cause della morte della madre, avvenuta diverse ore prima di quella della bambina. Sulla vicenda La Procura indaga per duplice omicidio aggravato e sta dando la caccia all’uomo con cui la donna e la bambina sono state viste insieme più volte.
IL PIPISTRELLO, LO SCHELETRO CON IL SURF, I PAPPAGALLI: CHI LI RICONOSCE?
In un post sui canali social della Polizia di Stato sono stati pubblicate le foto dei tatuaggi della donna, chiedendo la collaborazione di tutti per identificarla: età presunta 20/30 anni, lineamenti caucasici, capelli chiari, altezza 164 cm, peso 58 kg. Sul corpo, ritrovato in avanzato stato di decomposizione, diversi tatuaggi: il primo tatuaggio è un pipistrello, disegnato sul piede destro interno vicino al malleolo, il secondo, una corona di rose, sulla fascia addominale superiore, il terzo uno scheletro con una tavola da surf tatuato sul braccio destro, i quarto, infine, due pappagalli, ancora nella parte alta, ma interna, del braccio destro. L’auspicio è che qualcuno riconosca questi tattoo e possa aiutare finalmente a dare un nome alla donna, chiamando il 112. E già sarebbero arrivate alcune chiamate su cui gli inquirenti sono al lavoro per le verifiche necessarie.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)